nell'albo "Architetti napoletani 1970-2000"
La villa nella sua configurazione planivolumetrica è il risultato della scelta progettuale di assecondare con il manufatto architettonico l’andamento delle cure di livello, linee di forza di un territorio fortemente caratterizzato da terrazzamenti sinuosi, digradanti verso il mare.
Il tutto si è tradotto in una serie di volumi collegati tra loro da un percorso domestico, articolato su quote diverse ed aperto a prospettive sempre nuove, tale da riportare all’interno la trama della natura circostante.
Dopo aver attraversato lo stretto ingresso, il percorso si apre in spazi più ampi, arricchiti dalla luminosità delle vetrate, per poi raggiungere gli ambienti più intimi della villa, quelli destinati al riposo.In questa organizzazione spaziale, dove le pareti con il loro andamento curvilineo si rifiutano di essere ulteriormente arredate, anche l’arredamento si offre, attraverso l’inserimento di elementi funzionali a tutto tondo firmati da noti designers, quale occasione di arricchimento del percorso domestico.